Lettera del CONAMS al Capo dello Stato ed al Governo sulla chiusura degli O.P.G.

              Al Capo dello Stato

       Al Ministro della Giustizia

               Al Ministro degli Interni

               Al Ministro della Salute

               ROMA

La recente morte per impiccagione di un internato dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, affetto da grave patologia psichiatrica, degente nella struttura barcellonese da oltre 15 anni, suicidio consumatosi  nonostante la tempestivita’ e la professionalità del tentativo di soccorso ad opera della Polizia penitenziaria e dei Sanitari presenti, costituisce – come in precedenti analoghi tragici eventi – motivo di acuto dolore e induce a profonde riflessioni nell’imminenza della chiusura degli OPG in attuazione della Legge di riforma che ne ha previsto il superamento nel segno della civilta’ giuridica e di una nuova stagione di  cura e di riabilitazione degli autori di reato affetti da malattie mentali.

Non e’ facile comprendere le ragioni prossime e remote di simili gesti e,almeno nell’immediatezza, la prudenza consiglia di sospendere il giudizio.

Cionondimeno non e’ azzardato avanzare l’ipotesi che l’incertezza sul futuro immediato, sulle prospettive ravvicinate di vita, in soggetti psicologicamente labili e dagli equilibri mentali assai precari, abbia potuto contribuire in modo significativo nell’eziopatogenesi dell’evento suicidiario.

Il problema della gestione del cd. residuo manicomiale, che abbisogna di adeguato accompagnamento in modo da evitare bruschi paventati sradicamenti dall’oikos istituzionale, unitamente a quello del trattamento e controllo dell’acuzie degli internati “provvisori”, che necessitano di intensive cure mediche e  di appropriati meccanismi contenitivi, rappresentano alcuni tra i principali nodi critici nel processo di attuazione della Legge di riforma.

La Magistratura di sorveglianza che, insieme alla restante parte della Magistratura penale, detiene il governo giudiziale delle misure di sicurezza psichiatriche, detentive e non detentive, e’ pienamente consapevole di tali criticita’ e confida che, al di la’ dei ritardi, delle incertezze e delle lacune, il cammino della Riforma, attraverso urgenti e ponderate scelte normative ed amministrative, continui con prudenza ed audacia, mantenendo alta l’ attenzione alle singole persone ed ai loro bisogni, in un quadro di cautele e provvidenze che garantiscano l’incolumita’ e la cura dei pazienti e nel contempo la sicurezza personale e sociale.

Roma 17 marzo 2015

Il coordinatore nazionale del Conams

Nicola Mazzamuto

Il segretario nazionale del Conams

Fabio Gianfilippi